No. La sottrazione dei beni ai creditori privati non implica alcuna conseguenza penale, se non l’azione revocatoria (che è un’azione civile), da cui deriva solo l’inefficacia dell’atto di vendita o donazione e quindi la pignorabilità del bene. Diventa però reato se il creditore è il fisco e il debito a titolo di Irpef supera 50.000 euro.