No. Il diritto a chiedere gli alimenti – che spetta solo in caso di estremo bisogno e di pericolo per la stessa sopravvivenza – compete solo i genitori. Sono questi ultimi quindi a poter agire contro il figlio egoista e non suo fratello. Peraltro, il dovere di contribuire ai bisogni dei genitori indigenti non è in misura paritaria ma in proporzione alle rispettive capacità economiche.