No. Lo dice l’articolo 30 della Costituzione. Anche la Convenzione europea dei diritti dell’uomo stabilisce che il diritto del genitore di educare i figli secondo le proprie idee e convinzioni trova un limite nel rispetto della personalità del figlio. Nella famiglia moderna i genitori dovrebbero essere capaci di realizzare un bilanciamento tra le proprie idee e le tendenze e le aspirazioni dei figli.
Costituirebbe quindi non tanto violazione delle norme, ma soprattutto un danno psicologico per i figli, se un genitore, ad esempio, imponesse una scelta non condivisa, che sia un percorso di studi o un matrimonio, o reprimesse l’eventuale natura omosessuale del figlio.