La Cassazione ha detto che i piccoli fastidi della vita quotidiana (come un tacco rotto in un tombino, un taglio sbagliato di capelli, un piccolo ritardo dell’autobus) non consentono di ottenere il risarcimento dei danni morali. Diversamente, qualsiasi turbativa quotidiana darebbe origine a una causa, peraltro con criteri di risarcimento del tutto soggettivi. Viene fatta salva l’occasione irripetibile come un matrimonio.